Collezione che mette in evidenza le tipologie di testi dedicati al diritto presenti in Alim
La collezione dedicata al diritto ha lo scopo di valorizzare testi dalla natura ibrida, letteraria e documentara. Vi sono incluse anche opere che appartengono alla riflessione normativa sul notariato e mostrano evidenti legami con l’ars dictandi, come la Summa notarie di Giovanni di Bologna, il Formularium Florentinum (una raccolta esemplificativa datata tra il 1220-1240) o il Tractatus positionum attribuito al celebre giurista Martino da Fano (XIII secolo).
La storia del diritto, da sempre all’attenzione degli storici, racconta le trasformazioni sociali, riflette le tensioni e le evoluzioni nella gestione civica, offrendo uno strumento di analisi fondamentale per l’Italia dei secoli XII-XIV, in cui convivono varie e contrastanti esperienze, dal comune alle signorie, dai podestà al regno (nella parte meridionale). Alim dà la possibilità di esplorare opere che testimoniano questa molteplicità di situazioni, dalla Constitutum consolum comunis Pistoriensis, la più antica testimonianza normativa di un comune italiano (l’originale, di cui l’edizione riproduce la copia, si colloca nel primo quarto del XII secolo) fino alla Assise di Ariano (di cui almeno una parte è stata attribuita a Ruggero II), un documento prezioso della società meridionale del secolo XII in cui classe nobiliare e potere regio si mostrano perfettamente compenetrati e in cui il concetto di sovvertimento sociale viene saldato al valore feudale della infidelitas. Nella collezione è contemplata anche la casistica degli ordinamenti universitari, qui rappresentati da quelli dello Studium aretino, emanati nel 1255. Naturalmente l’espressione del diritto non è esclusivo appannaggio dei settori laici della società, e qui si include, a scopo di esempio, la Constitutio archiepiscopi Capuani del Cancellarius Rainaldus, ma il lettore che volesse approfondire ricerche in questo senso può fruire di vari privilegi e atti episcopali nella sezione delle Fonti Documentarie.
Completa la collezione il link ad un progetto per un’edizione digitale dell’Editto di Rotari (l’importante raccolta di leggi longobarde di diritto civile e penale promulgata nel 643).